Euroballe!
Ringrazio Dio che tra i molti svantaggi della terza età , mi ha lasciato e, mi lascia, la capacità di guardare con nitidezza ciò che è ormai lontano, pur vedendo male da vicino.
Nel 1998 ci raccontavano:” Siamo entrati nell’euro zona.”
Mi spiego: nella fondazione euro e non all’uso dell’euro moneta.
Si affermava:
“Siamo entrati nell’euro-zona e già si vedono gli effetti: è calata l’inflazione, si sono abbassati i tassi di interesse ed è cominciata la ripresa dell’occupazione.”
Ed ancora:”Dobbiamo far fruttare nei migliori dei modi i grandi vantaggi che ci porterà l’euro: dalla stabilità alla spinta verso lo sviluppo economico fino alla bassa inflazione ed alle opportunità di crescita”.
Nel 1999 il neo presidente della commissione Ue, auspicava di vedere anche la Grecia
entrare nell’euro.
Oggi, nel 2012, a distanza di dieci anni circa debbo scrivere che l’Europa si sta suicidando!
L’Europa, a mio avviso, sta letteralmente commettendo un suicidio economico.
Le economie di alcuni Paesi europei sono a pezzi, ma nonostante questo si continua a chiedere loro di fare ulteriori sacrifici, quindi di peggiorare la loro situazione con le misure di austerity in corso, così come comandato dalla Germania e dalla BCE.
Sono convinto che i problemi fiscali sono la conseguenza della recessione, non la causa.
Sono un assertore dell’uscita dall’euro, unita al ripristino delle valute nazionali.
Si potrebbe pensare che si tratta di una soluzione inconcepibile, e che l’effetto sarebbe enormemente distruttivo sia economicamente che politicamente. Ma continuare su questa strada, imporre misure di austerity su paesi che stanno soffrendo già tassi di disoccupazione da depressione, è inconcepibile.
Invece, piuttosto che ammettere di aver sbagliato, i leader europei sembrano determinati a portare la loro economia e la loro società al disastro totale.
E non mi illudo che ci sarà qualcuno che pagherà il conto!
Mortara, 24/4/2012 gdeambrogi@virgilio.it