GHEDDAFI e MARGHERITA NATALE (giornalista)
Non è la prima volta che pubblico sul mio blog uno scritto d’autore.
Specialmente quando l’articolo in oggetto corrisponde al mio pensiero, alle mie opinioni ed a quanto e come scriverei io, in egual misura.
Insomma quando lo scritto è “sovrapponibile” al mio.
Margherita Natale giovedì 2 settembre scrive sull’ “INFORMATORE”:
In una società mercificata dove tutto è in vendita e quindi ha un prezzo, ci si chiede che cosa ancora abbiamo da porre sul mercato per risolvere le nostre difficoltà finanziarie.
Di fronte all’umiliazione di un Paese e di un governo che calano le braghe ossequiando un pagliaccio come Gheddafi, che sputa sulla nostra dignità in nome della sua ricchezza e della possibilità di lavoro che forse alcune nostre aziende avranno sui mercati libici, non ci resta che pensare che, fra poco, come Mefistofele fece con Faust, anche Muammar Gheddafi ci chiederà la nostra anima. E Berlusconi, fatti due conti, ci convincerà che in fondo è un buon affare.
Che ce ne facciamo di un’anima, tanto leggera che non si vede nemmeno, ma che ci causa solo crisi di coscienza e dubbi esistenziali? Un popolo senz’anima sarà più facile da gabbare e plagiare; un mondo di aspiranti veline o hostess acquistabili con 200 euro e convertibili con un’aggiunta ad un’altra fede, questa, sì è una bella prospettiva che ci renderebbe tutti uguali e più felici.
In Italia il terreno è fertile per un’operazione di questo tipo: i vecchi valori dei secoli precedenti, onestà, dignità, pudicizia, fedeltà ed onore, sono stati messi in soffitta con gli abiti vecchi e dismessi.
Il seguito dei fedeli alla nostra religione si assottiglia ed è sempre meno osservante e praticante: persino i preti scarseggiano e devono correre da una chiesa all’altra per garantire le Messe.
Ed in questo Paese dall’anima precaria, un Gheddafi è ospite gradito, ben accolto dalla classe politica e da quella imprenditoriale, anche se insulta la nostra storia, le nostre istituzioni, la nostra religione.
Anzi, mi meraviglio che non sia stato combinato anche un incontro con il Santo Padre.
La sua anima potrebbe valere qualche barile di petrolio in più di quella di Berlusconi!
Gentilissima Margherita, grazie di cuore!
5 settembre 2010 gdeambrogi@virgilio.it