BAMBOLE NON C’E’ UNA LIRA (Euro)…


Non ci sono più soldi. Quindi “botte” in famiglia e “botte in Azienda…”

Non riusciamo a smettere di mentire!

Non abbiamo avanzati i soldi per rinforzare gli argini dei fiumi e per fermare i pezzi di montagna che cadono a valle. Ogni volta che piove siamo in emergenza e ci scappa il morto. Poi quando c’è un Sergio Marchionne che dice la verità sull’Azienda della quale ha la delega dell’amministrazione, apriti cielo….

Eppure per traghettare la Fiat da un’affare di famiglia ad una Azienda asoggettata alle

normali leggi economiche, bisogna applicare i cambiamenti imposti dalle nuove logiche di mercato.

Al di là del fatto che io sono dell’opinione che oggi come oggi la televisione “rimpirlisce” la popolazione, come cantano Cochi & Renato in una loro canzone.

Ma le dichiarazioni fatte in tv da Marchionne sono di una semplicità e linearità tale, che si inseriscono egregiamente nell’attuale contesto politico ed economico dell’Italia attuale.

Negli anni precedenti, ogni anno e, per molti , la Fiat ha chiesto assistenza finanziaria allo Stato Italia. Oggi non lo può più fare, perché, come recita il titolo di questo scritto, non ci sono più soldi. E, guarda caso, non riusciamo più a farla funzionare.

Marchionne, in tv, incalzato dal conduttore della trasmissione, ha detto: “ l’Italia è al centodiciottesimo posto su centotrentanove per quanto riguarda l’efficienza del lavoro ed al quarantottesimo posto nella produttività. Non c’è un solo investitore straniero che verrebbe a mettere un euro in questo Paese.

E’ un “promemoria” che, gli italiani e soprattutto chi continua a “far finta” come i nostri politici, dovrebbero trovarlo scritto ogni giorno in ogni pagina della propria agenda.

Pare che la Fiat in Polonia abbia uno stabilimento unico, con oltre seimila dipendenti, che produca l’equivalente di cinque stabilimanti italiani.

Io sono fermamente convinto che, un risultato del genere, in Italia non si potrà mai ottenere, fintanto che che avremo i “cassaintegrati” che ritornano dalle ferie od i calciatori che minacciano un sciopero per il contratto di lavoro.

E non mi sembra una convinzione ingegnerosa nei confronti dell’Italia.

Tra le parole dell’inervista fatta al manager, mi è parso di capire, ma non ne sono sicuro, perché non l’ha detto apertamente, che nei giorni in cui c’è una partita di calcio importante, gli operai che “marcano visita” siano esageratamente numerosi.

Marchionne non ha voluto provocare, ma ha voluto “avvertire”, che il nostro Paese sta vivendo un momento di grande declino dal punto di vista dell’economia.

Certo che, il più delle volte, chi smuove le acque è scomodo ed indesiderato!

10/11/2010 gdeambrogi@virgilio.it

BAMBOLE NON C’E’ UNA LIRA (Euro)…ultima modifica: 2010-11-10T01:07:56+01:00da giandea1
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