Il governo dei finanzieri se la prende con i banchieri. Forse il Primo Ministro si sta vergognando di avere al fianco ministri da venti milioni di trattamento di fine rapporto.
E poi non ho mai capito a cosa servono le vagonate di soldi ai manager senza azienda, senza maestranze. Che gli venga riconosciuto il merito daccordo, ma che bisogni straordinari hanno rispetto alla gente comune?
Forse devono cambiare il Mercedes una volta al mese, o rifarsi il guardaroba ogni settimana!
Comunque io non voglio livellare le retribuzioni, stabilire che indipendentemente dal merito e dalla responsabilità tutti devono prendere la stessa somma.
Il problema dei banchieri e della nostra classe dirigente non è che prende troppo, ma che vale poco.
Lo scandalo è che prendono troppo rispetto a quello che sono, che fanno, che valgono.
L’associazione di categoria dei banchieri è agitata; non accettano che il governo abbia tolto alcune commissioni ai servizi che le banche erogano.
I banchieri non ne hanno abbastanza dei disastri che hanno fatto negli ultimi anni, vogliono continuare a farne altri!
E minacciano: se non si torna indietro, diamo un giro di vite all’erogazione dei crediti a famiglie ed imprese.
Una rivolta ridicola e sfacciata. Forte del fatto che i banchieri e le banche hanno sempre ragione.
Il sistema bancario di oggi, che io ritengo sia pubblico, perchè sta vivendo di incentivi pubblici (i soldi dall’Europa), come ogni tanto avviene per l’auto, non può fare il matto per così poco.
Dai banchieri ed ex banchieri prestati alla politica pretenderei un altro stile.
Anche se so già come andrà a finire. L’ho scritto prima e lo riscrivo:
le banche hanno sempre ragione!
Mortara, 3/3/2012 gdeambrogi@virgilio.it