QUANDO I SOGNI DIVENTANO REALTA’.

 

Pubblicato sull’INFORMATORE LOMELLINO del 6 Marzo 2013

Per impegni professionali, recentemente ho volato su un aereo modernissimo. Uno di quelli di ultima generazione; del terzo millennio. Dove tutto è perfetto. Persino le labbra gonfiate al silicone delle hostesses e l’abbronzatura dei piloti.

Sempre, quando sono in volo, ho la sensazione fisica di vivere distaccato dalla Terra

Quindi, sprofondato in una poltrona comodissima e con parecchie ore di volo, sono caduto in un sonno profondo fino a percepire la sensazione di essere un’entità astratta.

Di sognare.

Quasi sempre, la Terra vista dall’alto e la mancanza di percezione della stessa, mi inducono a perdere il contatto con la realtà e sognare.

Si dice che i sogni svaniscano all’alba. Però, di quello, fatto in alta quota, ricordo vividi particolari.

Ho sognato di non voler essere nei panni di un italiano vivente.

Poichè mi stavano crollando addosso: l’Italia, l’Europa, la Chiesa. Mi aggiravo tra premier scaduti e scadenti; tra presidenti della Repubblica e pontefici in scadenza.

Il vuoto di San Pietro, di Palazzo Chigi e del Quirinale.E persino la delusione di una star come Pistorius.

Ho vissuto, in sogno, una pessima congiuntura astrale, senza precedenti: di soggetti e valori economici, spirituali e politici.

Mi è apparso in sogno anche mio padre, quando, negli anni sessanta, aveva trasferito la famiglia in Svizzera, tirandosi fuori dalla mischia di allora. Ero giovane studente che potevo ancora contare sul detto:spazio ai giovani. E mio padre, Dirigente d’Azienda, là, riusciva a mantenere decorosamente la famiglia.

Chissà perchè siamo tornati in Italia? Si dice che nella vita errare humanum est.

La voce della hostess, che pregava di allacciare le cinture, mi ha svegliato.

Svanito il sogno!

Ma, con mio sommo piacere, non completamente.Poichè ricordo, ancora oggi, le immagini oniriche di Berlusconi Papa, che impartiva la benedizione urbi et orbi. E del Premier uscente e della sua fidanzata Cancelliera, nudi, che attizzavano il fuoco del caminetto della loro alcova, bruciando pacchi di soldi e di Titoli di Risparmio.

E poi, sceso dall’aereo e messo piede a terra, mentre mi tornavano alla mente immagini del mio sogno, mi ha rallegrato la certezza di rimettere piede in un Paese che politicamente fosse ancora nelle mani di Berlusconi.

 Mortara,10/3/2013                                                                             gdeambrogi@virgilio.it

 

QUANDO I SOGNI DIVENTANO REALTA’.ultima modifica: 2013-03-10T23:44:00+01:00da giandea1
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